La convivenza in ufficio

La convivenza in ufficio. Lo sappiamo bene, ce lo sentiamo sempre ripetere e viviamo tutti i giorni, almeno 5 volte a settimana, quella piccola angoscia dovuta al rapporto che a volte si crea tra colleghi, con un superiore o con il grande capo, sul posto di lavoro. Una piccola, spesso erroneamente ignorata, angoscia che va assolutamente eliminata prima che sfoci in una vera e propria frustrazione.

Indipendentemente dalla posizione che si occupa all’interno di una realtà lavorativa, qui ci focalizziamo al lavoro d’ufficio ma ciò che dico vale per ogni professione, avere intorno persone invidiose, che criticano, boicottano o rallentano il tuo lavoro è davvero pesante. Se sei un team manager e lavori con gente così ti auguro di avere un carattere forte e di saper mantenere una posizione ferma.

Non puoi che imparare a gestire questa sciagura mantenendo un clima collaborativo e tranquillo perché sei tu il responsabile di progetto e sei sempre tu che devi spiegazioni al direttivo in caso di ritardi, errori o mancanze. Se sei una parte di un team e lavori con un capo ufficio oppressivo a empatia zero ti auguro di avere un temperamento quieto e di saper contare almeno fino a 10, il tempo necessario per pensare di odiare il tuo superiore senza però arrivare alle mani.

Se invece sei il capo di un ufficio con team manager non propositivi, obiettori verso qualunque cosa e magari anche attivisti per una qualche corporazione sindacale e sempre contro l’impresa, beh, ma come hai fatto a trovarti in questa situazione? Chi è l’incaricato alle risorse umane? Chi ti assume il personale? Quando avrai risposto a queste domande avrai anche la soluzione per correre ai ripari.

I consigli sono sempre gli stessi per tutti: poche comunelle coi colleghi a base di confidenze, specie se quest’ultime riguardano altri colleghi o superiori.
Lavorate con passione. Quando si fa qualcosa che ci piace non sentiamo eccessivamente il peso della fatica che , anzi, quando arriva, è motivo di soddisfazione per il risultato ottenuto dal lavoro svolto.

Cercate di tenere separati lavoro e vita privata. I problemi dell’uno non devono entrare nell’altra altrimenti vivrete male entrambe le cose.
Nel limite del possibile cercate sempre di prendere una breve pausa nel corso della giornata lavorativa, aiuta nella concentrazione e vi fa prendere fiato da situazioni stressanti.

Io aggiungo anche un’altra regola di comportamento che, almeno per me, è diventata quasi un mantra: siate pragmatici. Non impuntatevi mai per aver ragione su una questione interna, non sottolineate mai che un progetto si è concluso bene grazie a una vostra soluzione, anche se è vero.

Non prendete mai le parti di nessuno; siete li per lavorare dando il vostro contributo specifico sulla base delle vostre competenze, non a fare l’avvocato difensore di qualcuno. Non immischiatevi di questioni private altrui, pensate, e coinvolgete tutto il vostro team, a lavorare bene.

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